Un giro per le strade è come un giro nella testa
Cuffie nelle orecchie e la realtà la si ammaestra
Volo con la sguardo fuori da questa finestra
Io so che l’occhio può vedere tutto ciò che la mia mente pensa
30piedi ben per terra nel sentiero, spero serva a non scordarmi mai chi ero
Mento alto sbaglio e vado fiero
(Bueno) resto un forestiero per chi vive nella via del bieco
Perché so che questa porta in un vicolo cieco
Le mie turbe, sono come strette e brutte curve
Che spesso mi conducono in tunnel
Urge, scorciatoia compromessi dove fuggi
Sottomessi ai sotterfugi le persone furbe
Dunque, varo viali, (vedo) vari segnali
(Bueno) ricorda dove entri le porte son “sliding”
Godo d’ogni passo di ‘sti istanti
Perché conscio che in ’sto mondo siamo solo dei passanti
Sono qui, fra l’attitudine contorta dei miei labirinti
Lasciami, la solitudine sconforta ma brilla d’istinti
Sono qui, ‘sta latitudine contorta è dei miei labirinti
Guardami, la mia inquietudine è la figlia di bivi indistinti
Non ho mappa, vago nel quartiere del mio Karma
Vedo il mio fantasma, che fa man bassa dei ricordi e mi ricatta
Io che scappo in camera, c’ho il cielo in una stanza
Alta tipo Lattea, o scalzo sull’Appia
La mia via è un’enigma e non ha nome ne distanza
La pazzia è una piazza ed una folle folla impazza
Nel mio sentiero persone , che stan parlando con me
Questo pensiero che incombe, alimentando i perché
Quello che vedo è squallore e sta contagiando anche te
E resto ostaggio del sole, che farà luce sui se