Giuann Shadai - Stardust lyrics | LyricsFreak
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Stardust Lyrics

Giuann Shadai – Stardust Lyrics

Stardust, polvere di stelle di anni fa, il mio ricordo da qua volge lo sguardo vero foggia citta'
Agosto in citta', asfalto sotto il sole, preso nell'ascoltare te alla Villa Comunale.
Portavi sempre quel cappello degli anni '50, portavi fiero la tua storia anche negli anni '80
Dalla stazione dei treni al mercato aperto quanta gente ho visto porgerti la mano e con quanto rispetto.

Tu lo leggevi nei miei occhi e capivo di gia' e mi mostravi cio' che toglie e da la realta'
Sei stato la prova vivente compa' che il rispetto non si compra ricoprendo un ruolo in societa'
La ferrovia tutta era la tua terra, l'hai vista rinascere sotto I colpi della guerra
Lascia del tempo che ora allarghi le maglie, non e' passato mai un giorno senza almeno un bacio per tua moglie.

Poi il bando da firmare, la banda comunale, la tua passione per le note e' riuscita a salvare
Lte dalla Russia, la tua famiglia tutta, l'unico senza spartiti, autodidatta
Scrivo la storia che hai inciso dentro al mio corpo di quando Frank Sinatra scese a Foggia in aereoporto
A te che non leggevi le note e suonavi il sax, diede il tre ed attacco' il duetto sulle note di Stardust!

Rit:

Lascio questa polvere di stelle dare forma alle parole sulla musica
E poi testa, mani, collo, gambe, braccia, piedi, cuore, vai mo!
Lascio questa polvere di stelle dare forma alle parole sulla musica
E poi testa, mani, collo, gambe, braccia, piedi, cuore, vai mo!

Ed ogni giorno di piu' qualcuno attorno e sei tu
Ed ogni sogno di piu' qualcosa accanto e sei tu
Ed ogni giorno di piu' qualcuno attorno e sei tu
Ed ogni sogno di piu' qualcosa accanto e sei tu

Stardust, per me e' il sapore dei sentimenti dei venti dei trenta dei suoni e odori d'altri tempi
E' la cintura di un cappotto leggero, per strada in autunno reggevo mentre camminavo

E' il primo sorso di birra dal tuo bicchiere, al bar di mattonelle azzurre all'angolo del tuo quartiere
E' un piccolo segreto lungo una spanna, tanto sai che dopo a casa ti copro se ti sgama la nonna
Sei tu, seduto su uno sgabello col sax, sette nipoti attorno a te che suoni note di jazz
E' un ancia lunga, e' un legno con la punta, e' tua moglie che piange quando le suoni "Rosamunda"

E' la passione che a volte scorre di generazione in generazione solo tra poche persone (stardust)
Roba solo per chi sa cogliere e sono fiero che tra tutti hai scelto proprio me
Sono il veicolo, delle tue note fin da piccolo, portatore di ogni sintomo
E se mi senti o no spero possa farti fiero d'animo ho imparato solo tutto cio' che so

E la mia guerra e' portare il mio nome fuori, uno per te, uno per tutti e due I miei genitori
Nel nome di un sassofonista compa', che ha dato il nome ad un poeta di strada di Giuann.
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